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al testo di Marina Pacifici
Il profumo del fieno falciato
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Inebriante il profumo del fieno falciato ed un concerto di grilli senza fine narrano del mio tempo bambino risvegliato in un sogno di poesia, dove i ricordi si confondono tra le ombre in fiore del glicine.
Una danza di lucciole ed il volo sereno della rondine a sfiorare le spente acque del lago annunciavano la sera,
o forse è soltanto una pioggia di nostalgia a parlare gentile al cuore di una stagione che era.
Ora che sono sola in un canto di primavera ad attendere maggio nel silenzio della frontiera.
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